Quante volte mangiando una bistecca, una banana, un piatto di spinaci, vi sareste chiesti “ma sto davvero assimilando tutto quello che è contenuto in questi alimenti?”.
Molto spesso purtroppo la risposta è no. Il grado di maturazione di frutta e verdura, i metodi di cottura degli alimenti, la stagionalità dei prodotti possono essere un’arma a doppio taglio, giocando a favore ma anche a sfavore di noi consumatori. Tutto ciò che c’è di buono nei prodotti che mettiamo quotidianamente in tavola, è estremamente soggetto a una moltitudine di fattori esterni.
Per cui è importante avere qualche accorgimento per fare il pieno di antiossidanti, vitamine, minerali, polifenoli ecc ecc….
La verdura, ed esempio, se condita anche con una parte “acida” (che contiene quindi Vitamina C) come ad esempio un semplicissimo succo di limone, ci permette di aumentare l’assorbimento del ferro “non emico” contenuto in questi alimenti.
I legumi secchi invece, possono contenere dei fattori anti-nutrizionali come gli Ossalati e i Fitati, che nascondono le buone sostante presenti in fagioli, ceci, lenticchie e fave. Una buona pratica per eliminare questi nemici della salute può essere l’ammollo in acqua per un paio d’ore prima della cottura.
Un metodo invece per evitare la cottura di carne e pesce, che può portare all’alterazione della composizione in micro elementi, senza contare le possibili sostanze cancerogene, è la marinatura.
Questo metodo di “non cottura” rende il sapore degli alimenti ancora più naturalmente esaltato, evitando quindi l’uso di dadi o di eccessivo sale. Inoltre provoca una parziale digestione degli alimenti, rendendoli quindi più leggeri per noi.
Per fare una marinatura ad hoc, bisogna scegliere un recipiente abbastanza grande che sia di porcellana o di vetro o di pyrex. La plastica o il metallo, a contatto con la componente acida della marinatura potrebbero rilasciare sostanze dannose per la nostra salute.
Una volta scelto il recipiente, si prepara la marinatura rispettando due parti di acido (succo di limone o agrumi, yogurt magro bianco, birra o vino), una di olio extravergine di oliva e una di aromi e spezie.
I cibi devono essere completamente coperti dal liquido e il recipiente deve rimanere per tutto il tempo della marinatura in frigo che deve durare almeno mezz’ora e al massimo due ore.
Aumentando di tempo di marinatura si rischia che i cibi si sfaldino.
Quelli che si prestano meglio a questo metodo a crudo sono il pesce, la carne (non quella bianca che poi deve essere cotta per abbattere la carica batterica) ma anche frutta e verdura.